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Attività per lo sviluppo motorio

 Attività per lo sviluppo motorio

Le principali attività che vengono offerte al bambino piccolo per favorire lo sviluppo motorio sono:

  • Il carrello per i primi passi (14 mesi quando il bambino ha già acquisito un certo equilibrio)
  • Oggetti da spingere e trainare (14-15 mesi quando il bambino ha conquistato la stabilità nel camminare; si presentano prima gli oggetti da spingere e successivamente quelli da trainare, è fondamentale aumentare di difficoltà gradualmente)
  • Scale da salire e scendere (14-18 mesi)
  • Attività di trasportare: un panchetto, un secchiello, un vassoio, una brocca, una cesta, una sedia (15 mesi)

Alla nascita il bambino è immobile, inerte. L’essere umano può controllare volontariamente solo la bocca e la gola. Attraverso i muscoli della bocca può attaccarsi al seno e succhiare (è un riflesso, quello della suzione, che serve nei primissimi tempi ); attraverso i muscoli della gola può deglutire il latte e piangere per richiamare l’attenzione: i neonati si presentano a noi col movimento volontario minimo per continuare a vivere.

Ci sono 2 linee di sviluppo del movimento:

  • Movimento grosso (legato alla deambulazione e all’equilibrio);
  • Movimento fine (legato al lavoro della pratica-la mano)

Concentrandoci principalmente sul movimento grosso è fondamentale precisare alcuni dettagli importanti:

  • 3 mesi: controlla la testa; il bambino cresce, si costruisce, ma ciò avviene grazie all’ambiente preparato. Il bambino deve essere aiutato a rinforzare i muscoli del collo, delle spalle e della schiena. La migliore attività in questo senso è lasciare che restino a pancia in giù su un tappeto morbido, sarà poi il bambino a fare i suoi primi tentativi di guardarsi intorno e di sollevare la testa;
  • 4-5 mesi: inizia a rotolarsi; l’adulto può incoraggiare il bambino a girarsi su se stesso, a cambiare posizione, per stimolarlo a stare seduto da solo. Un aiuto potrebbe essere quello di inserire qualche oggetto che possa incuriosire il bambino; un oggetto a distanza non troppo lontana da non vedere, ma nemmeno troppo vicina da arrivarci immediatamente;
  • 6 mesi: posizione seduta; a questa età, solo se, il bambino riesce a stare seduto si può offrire l’attività del “Cestino dei tesori”- il quale offre al bambino la possibilità di esplorare con le mani;
  • 7 mesi: striscia per spostarsi;
  • 8 mesi: gattona;
  • 9-10 mesi: si alza in piedi;
  • 12 mesi: primi passi. Per aiutare il bambino a muovere i primi passi, è importante rispettare i loro tempi, ma anche la loro fisiologia. Non c’è necessità di aumentare i tempi. L’età dei primi passi è un’età indicativa, ogni bambino è a sé. Si consiglia di non tenerli per le braccia o per le ascelle per aiutarli a camminare. Non stiamo facendo il loro bene! Potremmo provocare problemi ai suoi fragili articolazioni, inoltre gli impediamo di capire come camminare in modo da essere prudente e soprattutto autonomo. L’ambiente deve essere preparato per i primi passi del bambino:
  • i mobili devono sempre essere fissati al muro
  • gli elettrodomestici dovrebbero essere assicurati bene sui loro supporti
  • i cavi non devono essere scoperti
  • farmaci, detersivi e sostanze pericolose vanno sempre conservati nei mobiletti alti dove il bambino non è in grado di salire
  • le finestre vanno tenute chiuse, o posizionando delle protezioni.

Abbiate fiducia dei vostri bambini; lasciati liberi di muoversi in un ambiente sicuro, sono molto prudenti: scendono le scale un piede alla volta; si appoggiano ai mobili per tenersi in equilibrio…

  • 15 mesi: cammina da solo. Nel momento in cui il bambino comincia a camminare autonomamente, è possibile offrire diverse attività di vita pratica che lui adorerà: un panchetto, un secchiello, un vassoio, una brocca, una cesta, una sedia. È fondamentale che gli oggetti siano reali, se decidiamo di far trasportare una brocca, non bisogna temere che possa rompersi. Il bambino sarà in grado di capire la fragilità dell’oggetto e quindi sarà sua accortezza di trasportare l’oggetto con più attenzione possibile.
  • 17-19 mesi: “massimo sforzo”, trasporta cose pesanti, stabilizza l’equilibrio, misura le proprie forze. In questa fase il bambino potrebbe amare le passeggiate lunghe attraverso le quali egli si costruisce. Se dovesse stancarsi, sarà lui a mostrarlo e sarà vostro compito attendere e rispettare i suoi tempi.
  • 24 mesi: sale, scende le scale, corre, costruisce la coordinazione attraverso le esperienze di vita pratica.

Cosa non fare:

  • NON usare il caschetto sul bambino che incomincia a fare i primi passi: egli ha necessità di muoversi liberamente, di sperimentare qualche caduta innocua. Questo gli permetterà di camminare con prudenza, migliorandosi sempre di più. Impareranno  il senso dell’equilibrio prima di lanciarsi in azioni spericolate.
  • NON usare il girello, che per lo stesso motivo del caschetto, impedisce al bambino di camminare piano e lentamente muovendosi in autonomia. Inoltre, il girello può portare problemi fisiologiche alle anche e al bacino. La società italiana di Pediatria e dei pediatri di libera scelta ha bandito l'utilizzo del girello e sconsiglia vivamente l'acquisto.

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