Citando le parole della stessa Montessori la torre rosa è:
“Una serie di cubi il cui spigolo è degradante da 10 cm ad 1 cm. Di colore rosa vivace, presenta gli oggetti differenti secondo le tre dimensioni, cioè grandi e più piccoli. Sul tappeto si pone prima il cubo maggiore, poi l’uno sull’altro tutti gli altri, costruendo una specie di torre. Demolita, si ricostruisce’’.
Versione professionale:
Il materiale è composto da 10 cubi in legno massello. La torre rosa varia tra 1 x 1 x 1 cm e 10 x 10 x 10 cm, 2 Kg circa.
Versione per le famiglie:
Il materiale è composto da 10 cubi in legno massello. La torre rosa varia tra 0.7 x 0.7 x 0.7 cm e 7 x 7 x 7 cm, 0.6 Kg circa.
Adatto ai bambini a partire dai 36 mesi.
A COSA SERVE LA TORRE ROSA?
Aiuta la mente a mettere a fuoco una particolare qualità come grande/piccolo e trasformarla in un concetto pratico che il bambino attraverso l’uso del materiale e la manipolazione interiorizza completamente.
Nella costruzione della torre il bambino riuscirà a capire le forme, lo spazio e le dimensioni.
Sviluppa la percezione visiva della tridimensionalità.
Aiuta nella memorizzazione della forma, del volume e del peso dei cubi: per afferrarli e trasportarli.
Il bambino deve utilizzare tutta la sua mano, le cui dita devono allargarsi tanto più quanto più è grande la dimensione del cubo.
Favorirà inoltre la coordinazione oculo-manuale.
L’attività permette l’acquisizione dei termini “grande/piccolo", che favorisce lo sviluppo del linguaggio, l’ampliamento del vocabolario e permette al bambino di conoscere nuovi termini.
È importante che l’adulto sia in grado di donare un’incredibile ricchezza e precisione di linguaggio.
Attraverso la vista, il bambino sarà in grado di comprendere se la costruzione del materiale è avvenuta in modo corretto. Sarà inoltre in grado di autocorreggersi e perfezionarsinel momento in cui vedrà che gli sono avanzati dei cubi troppo grossi che non può posizionare nella parte alta della torre.
Durante la presentazione di questo materiale, l’adulto, dopo aver sistemato un cubo sopra il precedente percorre il bordo con il dito indice. Attraverso questo movimento intenzionale fa percepire al bambino che il cubo è stato posizionato in modo corretto al centro del precedente. Se il cubo non fosse quello giusto, il bambino si accorgerebbe immediatamente dell’errore perché non riuscirebbe a percorrere il bordo.
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